E se a fare l’inserimento ci aiutasse un libro?

A iniziare l’avventura della scuola in questi giorni ci sono anche tanti piccini: chi al nido, chi alla materna tutti alle prese con l’inserimento in un contesto nuovo, lontano dai volti conosciuti e dalle braccia calorose di mamma e papà, ricco di nuovi stimoli e pieno anche di nuove realtà che così, a primo impatto, potrebbero fare un po’ paura.

Paura, sì. Ai piccoli quanto ai grandi, perché spesso anche i genitori sono molto spaventati da questi nuovi inizi, un po’ intimoriti dalle nuove scoperte che il loro pargoletto potrà fare senza di loro, un po’ preoccupati delle sue possibili reazioni agli estranei e, inutile dirlo, un po’ impensieriti dall’adeguatezza dell’educazione che riceverà in questo nuovo contesto.

Le preoccupazioni di grandi e piccini, così, si mischiano, si intersecano, si alimentano le une con le altre e il rischio è che si ingigantiscano, rendendo difficile (mooolto difficile) questo passaggio che potrebbe invece essere motivo di gioia e di allegria, grazie alle nuove scoperte possibili, alle nuove piccole autonomie e alla possibilità per tutti (bimbi sì, ma anche genitori) di crescere e di imparare cose nuove.

Quindi se siete in piena “crisi da inserimento”, non preoccupatevi: non siete i soli. La maggior parte delle famiglie affronta questo momento e, nella quasi totalità dei casi, tutti ne escono vincitori.

I consigli che si possono dare in questa situazione sono probabilmente un po’ banali:

  • cercare di scegliere una struttura di cui fidarsi;
  • gestire il tempo dell’inserimento con calma e senza forzature né per il bimbo, né per il genitore;
  • non crearsi aspettative di alcun tipo (ad esempio “il mio bambino è molto socievole: non avrà alcun problema” vs. “per quanto è timido so già che sarà una faticata”);
  • accettare quello che arriva senza prenderlo con disperazione o, al contrario, troppo di petto (ad esempio se il bambino piange è bene evitare di pensare che “non ce la faremo mai”);
  • cercare di capire il significato delle situazioni e delle reazioni individuali (ad esempio se il bambino piange è bene capire se davvero è un bisogno di un po’ di sicurezza in più o se è una sorta di “saluto” per far capire ai genitori che gli mancheranno in mancanza delle parole con cui dirlo, al quale è bene reagire senza drammi);
  • tenere conto che i bambini tarano le proprie reazioni emotive su quelle degli adulti, quindi se non sentono che l’ambiente è sereno e preparato, difficilmente potranno esserlo a loro volta;
  • farsi aiutare dalle educatrici e/o da un professionista nel caso in cui l’inserimento diventi una vera e propria battaglia, con evidenti segni di sofferenza nel bambino o con una grande fatica da parte del genitore, senza attendere che la situazione si irrigidisca eccessivamente (non è sempre vero che “il tempo sistema le cose”).

Ma a parte queste dritte, un validissimo aiuto può esserci dato dalla letteratura per l’infanzia, che conta alcuni veri e propri capolavori che possono sostenere bambini e genitori nella comprensione e nella gestione del distacco e della progressiva separazione. Di seguito ne elencherò alcuni, fermo restando che sicuramente la lista non si esaurisce qui (ce ne sono un paio anche per la “crisi da inizio elementari”):

  • Zeb e la scorta di baci – G. Michel zeb
  • I tre piccoli gufi – M. Waddel, P. Benson gufi
  • No, no e poi no – M. D’Allancé no
  • A più tardi – J. Ashbe tardi
  • Quando arriva la mia mamma? – C. Gobbo, C. Paglia mamma
  • La scuola di Leo, scuola materna – S. Bloch leo
  • Pronta per la scuola – U. Bucher, Z. Gursel (dai 5 anni) pronta
  • Non voglio andare a scuola – S. Blake (dai 5 anni) non-voglio

Utilizzare i libri per affrontare e facilitare i passaggi e i momenti un pochino più difficili e particolari della vita, oltre a dare un aiuto ai genitori che magari a volte si trovano a corto di parole o più emozionati ancora dei bambini, è una buona idea per favorire l’amore per la lettura, l’interesse per le storie e la voglia di avvicinarsi positivamente e in modo propositivo alla letteratura (oltre che, naturalmente, stimolare la curiosità e la fantasia).

Direi, due piccioni con una fava! libri_piu_letti_del_mondo

 

 

E allora, buon inizio di questa fantastica avventura alla conquista del mondo che c’è là fuori e… buona lettura!

 

 

 

Dott.ssa Giulia Schena